giovedì 25 aprile 2013

documento di inquadramento PII, mio intervento in consiglio


Prima di tutto vorrei richiamare l’attenzione al fatto che in questi giorni il consiglio provinciale si accinge a votare il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). Il documento adottato circa un anno fa è stato modificato grazie anche ai nostri consiglieri in Provincia i quali hanno saputo dare suggerimenti in linea con le indicazioni fornite dalla Regione. Esse vanno principalmente verso due direzioni:
  1. Ampliamento e definizione accurata degli strumenti di compensazione.
  2. Intervenire con più decisione sulle aree dismesse.
Credo che nonostante le parole di critica venute dai banchi dell’opposizione, soprattutto lega e Pdl, ciò può servire per trovare un punto comune d’intesa, infatti il documento la cui approvazione è in discussione oggi, contiene già le indicazioni della Regione. Non stiamo parlando di schieramenti opposti, ma di semplice buon senso.
Il documento di inquadramento prosegue nel sentiero tracciato dal PGT del 2007, ma necessariamente ridefinisce le esigenze contestualizzandole ai bisogni odierni della città. Proietta inoltre la città verso un modello di sviluppo che non prevede più uno smisurato consumo di suolo libero.
L’ultimo censimento della popolazione, in linea con i precedenti, vede in calo il numero dei residenti di Monza. Non c’è da rallegrarsi! Possono essere tante infatti le ragioni, ma, di certo, la principale è che la qualità della vita percepita si è progressivamente abbassata.
Noi vogliamo invertire questo processo di decadimento della qualità della vita, anche attraverso gli strumenti urbanistici come quello che stiamo discutendo oggi. Vogliamo rendere ATTRAENTE la città a chi la vive, siano essi residenti, lavoratori provenienti da fuori città, aziende, al mondo del terzo settore (patrimonio prezioso e storica della città).
Migliorare la qualità della vita, significa migliorare i servizi offerti a tutti questi protagonisti, creare le condizioni perché possano trovare il più facilmente possibile il modo di esprimersi. Questo documento rappresenta la volontà dell’Amministrazione di essere innovativa, chiedendo ESPLICITAMENTE agli operatori immobiliari di esserlo altrettanto. Vogliamo attrarre dunque chi sa interpretare la volontà di investire innovando. Solo chi saprà agire in questa direzione, introducendo i concetti di riutilizzo e riciclo (termine entrato ormai anche nel settore urbanistico) potrà pensare ad un futuro, non solo qui a Monza ma dappertutto.
Il documento rappresenta dunque una sfida che cogliamo insieme ai cittadini ed a tutti gli operatori (imprese ed associazioni).
Un altro elemento (oltre l’innovazione) presente in questa delibera è quello della tutela del territorio, il che significa salvaguardarlo in ottica di SOSTENIBILITA’. Occorre trovare un EQUILIBRIO STABILE tra sviluppo urbanistico, agricoltura e natura per garantire alle future generazioni migliori o almeno medesime condizioni di vita.
Nel documento, la salvaguardia del territorio si declina in :
  • Preservare le ultime aree libere
  • Riutilizzare aree già urbanizzate
Cioè mettere a frutto tutto quel patrimonio urbanistico, di infrastrutture e di servizi già realizzato e sotto-utilizzato.
In linea con quanto detto, il documento traccia un disegno urbano in cui possono trovare spazio parchi di interesse sovracomunale (alcune zone della Brianza l’urbanizzazione supera l’80%), ma anche importanti riqualificazioni di aree industriali dismesse, le quali, attraverso criteri di COMPENSAZIONE sostenibili, daranno vita ad ulteriori nuove aree libere e pubbliche.