martedì 31 gennaio 2017

manna e miele, ferro e fuoco

"È così che vanno le cose, l'intimità accorcia le distanze, annulla le differenze, rende gli uomini uguali, si può dire che produce democrazia."

Intimità, emozioni, radici, paesaggi, affetto, sensualità, amore per la terra ed i suoi frutti. Questi sono solo alcuni dei tanti bei ricordi che questo libro mi ha lasciato.

L'autrice, Giuseppina Torregrossa, tradisce ad ogni pagina il suo amore per la nostra terra. Una terra fertile ma anche devastata da drammi e sfruttamenti mai risolti.



A tratti crudo, il libro racconta una storia tutta siciliana di uomini potenti, crudeli e senza radici, ma anche di umili contadini che al contrario fanno delle radici la propria fonte di sussistenza.

Romilda, nel corso della sua vita, alternando momenti di assenza a momenti di realtà, riprenderà a splendere solo dopo aver toccato il fondo, e capito che, come le aveva detto Alfonso "se non torni al bosco sarai un albero senza radici", per ritrovare se stessa avrebbe dovuto fare affidamento alle sue radici.